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Il Pinocchio di Collodi tra massoneria e cristianesimo. Una favola per tutti e per nessuno

Chi avrebbe mai pensato che la storia di un burattino di legno potesse nascondere così tanti misteri e interpretazioni? Pinocchio, la creazione di Carlo Collodi, è da sempre amato dai bambini di tutto il mondo. Ma al di là della sua apparente semplicità, questa fiaba cela un sottotesto ricco di simboli e significati, che da anni alimenta un dibattito tra gli studiosi: Pinocchio è una semplice storia per bambini o un’allegoria nascosta, forse addirittura un testo iniziatico?

Un percorso iniziatico o una parabola cristiana?

La storia di Pinocchio si presta a molteplici interpretazioni, ma due in particolare hanno catturato l’attenzione degli studiosi: quella che vede nel burattino un simbolo dell’uomo in cammino verso la perfezione, un percorso iniziatico costellato di prove e simbologie, e quella che lo considera una parabola cristiana, un racconto di redenzione e crescita spirituale.

  • L’interpretazione massonica: Secondo questa lettura, Pinocchio rappresenta l’apprendista massone che, attraverso una serie di prove e insegnamenti, si avvicina alla conoscenza e alla saggezza. Il naso che cresce simboleggia l’orgoglio e la menzogna, mentre la Fata Turchina incarna la figura del maestro che guida l’iniziato. Il Paese dei Balocchi rappresenta la tentazione materiale e la distrazione dal cammino spirituale.
  • L’interpretazione cristiana: Questa interpretazione sottolinea gli elementi religiosi presenti nella storia, come la figura di Geppetto, che rappresenta Dio Padre, e la Fata Turchina, che può essere vista come una figura materna e protettrice, simile alla Madonna. Il percorso di Pinocchio è allora quello di un peccatore che, attraverso la sofferenza e il pentimento, raggiunge la salvezza.

L’inganno come stile di vita: un’analisi del duo felino-canino

Il Gatto e la Volpe incarnano una filosofia di vita basata sull’inganno e sulla manipolazione. La loro presenza nel racconto, oltre a fornire comicità, rappresenta una potente allegoria delle tentazioni che possono intralciare il cammino verso la crescita e la maturazione. L’inganno, per il Gatto e la Volpe, è una vera e propria arte, un modo di relazionarsi con il mondo e con gli altri. Essi utilizzano la simulazione, la menzogna e la furbizia per raggiungere i propri scopi, dimostrando una profonda conoscenza della natura umana e delle sue debolezze. La loro figura, quindi, ci invita a riflettere sul sottile confine tra astuzia e disonestà, sulla capacità di adattamento e sulla pericolosità di un approccio alla vita esclusivamente pragmatico. Dietro la maschera dell’inganno, tuttavia, si nasconde una profonda insicurezza. Il Gatto e la Volpe, infatti, non sono in grado di costruire relazioni autentiche e durature, basate sulla fiducia e sulla sincerità. La loro vita è un continuo inseguimento di un benessere effimero, ottenuto attraverso l’inganno e lo sfruttamento degli altri. La loro presenza nel racconto serve a mettere in guardia il giovane lettore dai pericoli dell’avidità, dell’egoismo e della superficialità. Pinocchio, infatti, viene ripetutamente tentato dalle loro proposte, ma grazie alla sua ingenuità e alla guida della Fata Turchina, riesce a resistere alle loro lusinghe. Il Gatto e la Volpe rappresentano un archetipo universale, presente in ogni società e in ogni epoca. La loro storia ci insegna che l’inganno può portare a un successo momentaneo, ma non può garantire una felicità duratura. Solo attraverso l’onestà, la lealtà e il rispetto per gli altri è possibile costruire una vita ricca di significato.

Geppetto: un padre tra sogno e realtà

Geppetto incarna una figura paterna complessa e sfaccettata. Il suo desiderio di creare un figlio, di dare vita a un pezzo di legno, lo colloca ai confini tra sogno e realtà. Geppetto è un sognatore, un artista che attraverso la sua arte cerca di colmare un vuoto affettivo. Ma è anche un padre imperfetto, spesso travolto dalle difficoltà della vita e incapace di offrire a Pinocchio una guida costante e sicura. La filosofia di Geppetto si fonda su un amore incondizionato per il suo burattino. Nonostante le continue disavventure di Pinocchio, Geppetto non lo abbandona mai, dimostrando un attaccamento profondo e viscerale. Questo amore, però, si scontra con la necessità di educare il figlio, di trasmettergli valori e regole. Geppetto vuole che Pinocchio diventi un bravo ragazzo, che studi e lavori con impegno. Ma il burattino, attratto dalle lusinghe del mondo esterno, si lascia continuamente distrarre dai suoi propositi. In questa dinamica, si evidenzia una tensione tra il desiderio di proteggere il figlio e la necessità di lasciarlo libero di fare le proprie esperienze. Geppetto, come ogni genitore, si trova a dover affrontare il difficile compito di conciliare questi due aspetti. Da un lato, vuole evitare che Pinocchio commetta errori che potrebbero danneggiarlo; dall’altro, sa che solo attraverso gli errori e le proprie scelte il burattino potrà crescere e maturare. La figura di Geppetto ci invita a riflettere sul ruolo della paternità e sull’importanza dell’educazione. Ci ricorda che l’amore non è sufficiente per crescere un figlio, ma che è necessario anche fornire dei limiti e delle regole. Allo stesso tempo, ci insegna che l’educazione deve essere basata sul dialogo e sulla comprensione, e non solo sull’imposizione.

Geppetto è un personaggio complesso e affascinante, che ci offre una riflessione profonda sulla natura umana e sui rapporti familiari. La sua storia ci insegna che l’amore, anche se imperfetto, è il fondamento di ogni relazione,e che la crescita è un percorso fatto di successi e fallimenti, di gioie e dolori.

Il grillo. Talmente contro da essere per

Il Grillo Parlante incarna la figura archetipica della coscienza morale, quella voce interiore che ci guida verso il giusto cammino, ammonendoci dalle cattive tentazioni. La sua presenza nella vita di Pinocchio è costante,seppur spesso ignorata o addirittura repressa dal burattino. Rappresenta la saggezza antica, quella trasmessa oralmente, di generazione in generazione, attraverso proverbi e detti popolari. Le sue parole, semplici e dirette, sono un compendio di buon senso, un invito alla riflessione e all’autocritica. Il grillo ci ricorda che le azioni hanno conseguenze, che la disobbedienza porta a sofferenza e che la verità, per quanto scomoda, è sempre preferibile alla menzogna. Il Grillo Parlante è anche molto di più di un semplice moralista. È un amico, un confidente, un compagno di viaggio che cerca di far maturare Pinocchio. La sua pazienza è infinita, la sua comprensione profonda, anche di fronte alle ripetute cadute del burattino. Il grillo ci insegna che l’errore è parte integrante del percorso di crescita, ma che è fondamentale imparare dai propri sbagli e cercare di migliorarsi. La figura del Grillo Parlante ci invita a riflettere sulla nostra coscienza. Ognuno di noi, nel corso della vita, si trova di fronte a scelte difficili. In quei momenti, la nostra voce interiore ci sussurra quale strada prendere. Ascoltarla o meno dipende da noi. Scegliere di ignorarla significa rischiare di perdersi, di allontanarsi dalla propria autenticità.

Le tesi a confronto: Un dibattito ancora aperto

Entrambe le interpretazioni trovano sostegni, il dibattito è ancora aperto poiché:

  • Ambiguità dei simboli: Molti dei simboli presenti nella storia possono essere interpretati in modi diversi, rendendo difficile stabilire un significato univoco.
  • Intenzioni dell’autore: Non esistono prove certe sull’appartenenza di Collodi alla Massoneria e le sue intenzioni durante la scrittura dell’opera rimangono oscure.
  • Evoluzione della critica: Le interpretazioni letterarie cambiano nel tempo, influenzate dalle teorie e dai contesti culturali.

Gli elementi simbolici: Un mondo di significati

  • Il naso che cresce: Simbolo dell’orgoglio, della menzogna e della vanità. Ma anche metafora della crescita interiore e della consapevolezza degli errori.
  • La Fata Turchina: Figura materna, protettrice e dispensatrice di saggezza. Può essere interpretata come la coscienza, la divinità o la figura del maestro.
  • Il Paese dei Balocchi: Tentazione del piacere immediato, rappresentazione delle passioni e delle distrazioni che allontanano dall’obiettivo.
  • Il Grillo Parlante: Coscienza, ragione, buon senso. Guida e consiglia Pinocchio lungo il suo cammino.
  • Geppetto: Figura paterna, rappresenta l’amore incondizionato e il desiderio di educare. Può essere visto come Dio Padre o come la figura del maestro.

Il ruolo di Collodi: Tra fede e mistero

La storia di Pinocchio continua a affascinare e a dividere i lettori. Che si tratti di un’allegoria massonica, di un percorso di redenzione cristiana o semplicemente di una bella storia per bambini, una cosa è certa: Pinocchio è un personaggio che ha superato i confini del tempo e della cultura, diventando un simbolo universale dell’uomo in cerca di sé stesso.

Le Avventure di Pinocchio. Edizione di pregio #STUPORART

Contenuti letterari: Il volume riporta la versione integrale del racconto di Carlo Collodi in un’esclusiva edizione completa di traduzione in lingua inglese di P.M.D. Panton. La Favola più letta al mondo presentata in una nuova originale veste grafica autorizzata dalla “FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI”.
Contenuti artistici: L’opera contiene trentasei illustrazioni di Mathieu Vignon ispirate alle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Appassionante corpo opere che l’autore utilizza per interpretare ogni capitolo del racconto. Completa il lavoro con trentasei disegni e settantadue capoversi che accompagnano il testo originale. Firmata in anteporta, ogni edizione è corredata da Certificato di Autenticità e Garanzia.

Articolo di Francesco Rizzo

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