Augustale del 1231

Riproduzione certificata della più bella moneta in oro emessa da Federico II di Svevia, battuta
in origine dalle Zecche di Messina e Brindisi.

ANTEPRIMA NAZIONALE

La storica moneta fu incisa da Balduino Pagano e porta sul dritto il celebre busto dell’imperatore Federico II con una corona d’alloro e la scritta CESAR AVG·IMP ROM.

L’Augustale:
Una delle più famose monete
del medioevo europeo.

Sul rovescio si trova invece la fine incisione dell’aquila romana ad ali spiegate con la leggenda FRIDE · RICVS.

Editata in 99 Esemplari l’Augustale di Federico II è realizzato in Oro 18 kt. per un peso di 6,7 gr. ed un diametro di 23 mm.

Riproduzione di una delle più belle monete del Medioevo, di ispirazione classica ed estremamente accurata nella fattura. Incisa al tempo da Balduino Pagano porta sul dritto il busto laureato di Federico, con la leggenda IMP ROM CESAR AVG, mentre sul rovescio l’incisione di un’aquila romana con la leggenda FRIDERICVS. Il peso originale era di gr. 5,25 e il valore corrispondeva a un quarto di oncia siciliana, pari a 7,5 tarì. Generalmente si ritiene che tutti gli augustali siano stati emessi con gli stessi tipi e leggende anche dopo la morte di Federico, da parte dei suoi successori, come Corrado IV, Corradino e Manfredi, indicativamente fino all’anno 1266.

La storia conferma il grande interesse suscitato dalla moneta già ai suoi tempi: un simbolo di grande rappresentanza e impatto visivo, tale da essere da subito oggetto di collezione e fin dal XVI sec. la si trova nei ritratti di uomini illustri.

Perfetta ricostruzione dall’originale storico ottenuta grazie al costante dialogo tra i più innovativi sistemi tecnologici e le pratiche orafe dei maggiori artigiani della moneta.

Importante ricordare che l’estetica di questa moneta influenzò e ispirò molte monete importanti dell’Italia settentrionale, difatti il ritratto di Federico II compare quasi identico sui denari di Bergamo (1236-1254) e il motivo dell’aquila fu imitato in alcuni tipi di monete dette aquilini. Ad oggi se ne conosce anche un particolare tipo, noto ai più in soli quattro esemplari, con stili molto diversi, dove la figura è coronata e non laureata e l’aquila romana è volta a sinistra. Tale augustale fu considerato quindi un prototipo o una prova di Zecca del tipo più diffuso, anche se per alcuni esperti sembra una versione successiva.


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