San Pio da Pietrelcina

Contenuti artistici: Attraverso i costanti studi dell’artista su una delle più affascinanti figure della nostra esperienza religiosa, prende vita l’ultimo, inedito impegno scultoreo incentrato sul volto di San Pio da Pietrelcina. Un’immagine iconica che Mathieu Vignon affronta con incredibile sensibilità, modellando nella viva argilla il soave volto dell’uomo prima ancora della mera immagine del Santo.

Tecnica: L’opera nasce grazie ad un originale in argilla che successivamente viene cotto per la creazione del calco in gesso. Risultato sul quale l’artista, se necessario, apporta correzioni prima di confermare la successiva fase di colaggio delle resine e delle polveri di bronzo. Terminata la fusione a freddo, l’opera segue un processo di patinatura da parte dell’artista che le attribuisce le particolari colorazioni e riflessi.

Allestimento: Montata su base in legno italiano pensato dai nostri esperti ebanisti, la scultura di San Pio da Pietrelcina si completa del suo pregiato “Sottomano” in pelle tinta a mano con impressioni in oro zecchino, realizzato in esclusiva per questa edizione dalle offcine della Legatoria Vaticana.


Opera numerata da uno a nove come disegno di legge n. 42. Art. 64 sugli attestati di Autenticità e Garanzia.

SAN PIO DA PIETRALCINA

Nato a Pietrelcina il 25 maggio del 1887, a sedici anni entra nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini dove riceve il saio e prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote nel 1910 e dopo aver trascorso alcuni anni in famiglia, viene trasferito a San Giovanni Rotondo, nel convento di Santa Maria delle Grazie. Qui, per oltre cinquant’anni, riceve numerosi fedeli, accordando loro il perdono di Dio nel sacramento della santa Confessione. Negli stessi anni le autorità ecclesiastiche disposero molteplici ispezioni nei suoi riguardi fino ad impedirgli di celebrare messa per un lungo periodo, durante il quale Padre Pio accolse le disposizioni in totale obbedienza, sopportando anche i dolori causati dai segni della Passione, comparsi su di lui dal 1918. Morto il 23 settembre 1968, fu beatificato nel 1999 in piazza San Pietro a Roma da san Giovanni Paolo II e canonizzato dal pontefice nel 2002, in piazza San Pietro. I suoi resti sono venerati nel santuario di San Giovanni Rotondo a lui dedicato.

Artista: Mathieu Vignon Edizione: ©Art’Officina
Anno di edizione: 2023
Tiratura: 9 esemplari
Certificato: Si / a firma dell’autore

Tecnica: Fusione a freddo
Materiali: Jesmonite caricata al bronzo
Base: Legno italiano / Misure: cm. 29 x 22 x 8 h Misure totali: cm. 29 x 22 x 38 h Completamenti: Sottomano Legatoria Vaticana

CENNI BIOGRAFICI:
Mathieu Vignon: Artista poliedrico si esprime con diverse tecniche, dal collage alla pittura alla ceramica. Non disdegna le nuove tecnologie avvalendosi di esse in maniera eclettica. La sua formazione artisticainizia negli studi dei maestri Emilio Greco e Umberto Mastroianni, con i quali a lungo ha collaborato. Presente in più edizioni del Premio Internazionale d’Arte Contemporanea di Sulmona, e finalista, nel 20􏰀3 del Premio Internazionale “COMEL”. Collabora con molteplici Case Editrici nella produzione di edizioni di pregio, per le quali realizza tavole, disegni ed opere scultoree. Nel 20􏰀8 con la perosnale “Mito”, alla galleria Contatto di Roma espone la sua collezione di ceramiche e disegni ispirati alle Metamorfosi di Ovidio. Si sono interessati del suo lavoro E. Greco, U. Mastroianni, L. Carrol, D. Trombadori, L. Miranda, M. Cossu, E. Mercuri, D. Crea e A. Gatto.

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