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Agrigento, erede di Palermo: Capitale della Cultura 2025

Eletta Capitale della Cultura 2025, Agrigento si prepara a vivere un momento di grande rilevanza sul piano nazionale e internazionale.

Famosa per i mandorli in fiore a primavera, ma soprattutto per la Valle dei Templi, nei prossimi due anni Agrigento si preparerà a essere testimone e ambasciatrice della cultura siciliana nel mondo ma anche un ponte tra passato e futuro.

Nel competere per l’ambito titolo di Capitale della Cultura, infatti, ogni anno le città candidate devono presentare un progetto organico e di ampio respiro, che sia in grado di valorizzare le bellezze, la storia ma anche le potenzialità uniche del loro territorio.

Agrigento ha vinto l’agguerritissima concorrenza delle altre candidate presentando un progetto incentrato “sui temi degli scambi culturali fra popoli, sull’accoglienza, sull’integrazione, sul dialogo, sulle relazioni delle diverse etnie del Mediterraneo” come ha il sindaco di Agrigento Francesco Micciché.

La Sicilia non avrebbe potuto presentare un progetto differente: da sempre crocevia di popoli, culture e tradizioni multiformi, ha saputo stratificare i lasciti culturali di numerose dominazioni e di altrettanti popoli migranti.

Stupor Art, il cuore e l’eredità della Sicilia

Stupor Art è un’azienda profondamente radicata nel territorio siciliano e che, fin dal nome, parla del grande amore per la storia di questa terra che ha mosso il suo fondatore Antonio Ferraro. “Stupor” fa infatti riferimento al soprannome di uno dei più grandi sovrani della storia del mondo e uno dei più grandi uomini di cultura del suo tempo: Federico II di Svevia.

Lo “Stupor Mundi”, cioè “Meraviglia del Mondo”, stabilì a Palermo la sua corte e fece della città una capitale internazionale della cultura. Alla corte di Federico, e sotto l’ala del suo mecenatismo, si riunirono i più grandi poeti del tempo. Quei letterati diedero vita a quella celebre Scuola Siciliana che Dante prese a modello mentre plasmava la propria poetica. In quella stessa corte si riunirono intellettuali e diplomatici provenienti da tutto il mondo mediterraneo, intrecciando rapporti politici e culturali che avrebbero contribuito in maniera estremamente profonda a definire l’identità siciliana.

Proprio a Federico II, chiave di volta della storia e della cultura di Sicilia, StuporArt ha deciso di dedicare un’opera assolutamente originale, in grado di coniugare memoria storica e arte contemporanea: un volume da collezione unico nel suo genere. 

Di quella Palermo, così gloriosa sotto lo Stupor Mundi, Agrigento si porrà certamente come degna erede nel 2025 e Stupor Art si unisce alle voci politiche e agli esponenti della scena culturale che fanno al Sindaco Micciché e ai suoi concittadini i migliori auguri e i più sentiti complimenti.

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